Si calcola che in Europa si debba mantenere in funzione una centrale nucleare da un GigaWatt, solamente per alimentare i citofoni delle abitazioni dei cittadini dell’Unione. Il tema dello spreco energetico e della razionalizzazione dell’energia disponibile, soprattutto in un periodo di difficoltà economica, è indubbiamente un tema predominante nell’agenda politica dei vari governi europei, tra i quali non fa eccezione lo stato italiano.
Anche nell’ottica della massimizzazione dell’efficienza energetica si sono così prodotte delle leggi volte al rifacimento e alla ottimizzazione degli impianti elettrici degli edifici adibiti ad uso civile e/o industriale. Si tratta di normative molto severe, che si collocano all’interno di un più ampio disegno europeo, e che hanno come obiettivo anche il miglioramento delle condizioni di sicurezza in cui versano abitazioni, fabbriche e palazzi.
Un impianto elettrico mal progettato, oppure installato in anni nei quali non erano disponibili strumenti tecnologici a basso prezzo per il miglioramento degli standard di sicurezza ed agibilità degli ambienti allacciati alla rete elettrica, può determinare conseguenze drammatiche su cose e persone, causando talvolta incendi a seguito di cortocircuiti, e non di rado la morte di persone.
